Il DNA è presente in tutte le cellule del nostro corpo, identico in ciascuna di esse. Per questo motivo il materiale biologico più pratico ed il cui prelievo è il meno invasivo in assoluto è certamente la saliva.

Il prelievo prevede che due tamponi (uno per lato) vengano strofinati su e giù più volte all’interno di ciascuna guancia: in questo modo si raccoglie una quantità di materiale sufficiente all’esecuzione del test ed alle necessarie ripetizioni di conferma con un metodo per nulla invasivo: i tamponi impiegati infatti sono dello stesso tipo dei “cotton fioc” di comune impiego nell’igiene personale.

Un tempo, nell’”era pre-DNA”, era invece indispensabile procedere a prelievo di sangue poiché si analizzavano i gruppi sanguigni ed altri fattori proteici (ad es. proteine del sistema HLA) presenti pressoché esclusivamente nel sangue.

Nel codice civile sono però ancora oggi presenti le “caratteristiche genetiche o del gruppo sanguigno” (art. 235 c.c.) che spesso ingenerano confusione.

 

“Prelievo di sangue?
NO, saliva!”

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