Prima di eseguire qualsiasi test genetico, incluso quindi il test di paternità, è necessario che i soggetti vengano compiutamente informati (counselling) circa le modalità di esecuzione del test, i tipi di risultati ottenibili, le conseguenze giuridiche (in particolar modo per i minori), il destino e le modalità di conservazione dei campioni e dei dati e le modalità di consegna dei risultati prima che ciascuno esprima il relativo consenso.

Il counselling si completa al momento della consegna dei risultati, da preferirsi all’asettico invio postale della relazione scritta, privo com’è della possibilità di fornire adeguate spiegazioni.

 

“Qualsiasi test di DNA deve essere preceduto
da dettagliate informazioni (counselling)”

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